Ampezzo – Museo Geologico (a 22 Km)

Ampezzo

22 km da Forni di Sopra

La conoscenza dell’ambiente passa anche dalla comprensione della sua origine e quindi, per quanto riguarda la Carnia, dicome quest’area montana, che custodisce resti del suo passato di inestimabile valore, si sia formata. La successione rocciosa di questa porzione di arco alpino, infatti, testimonia con sorprendente chiarezza e ricchezza di reperti l’evolversi del territorio nel lungo arco di tempo che va dai mari peleozoici di circa 450 milioni di anni fa all’orogenesi alpina.

Già il paleontologo Michele Gortani l’aveva compreso, quando, negli anni ’60, diede vita all’idea dell’attuale esposizione.

L’allestimento

Il visitatore viene guidato in un viaggio attraverso il tempo che permette di seguire l’evoluzione del pianeta e diquesta regione in particolare: dai mari dell’Ordoviciano, nell’era Paleozoica, abitati da trilobiti, briozoi e brachiopodi, alle barriere coralline formatesi successivamente, tra le quali vivevano ortoceratidi, gasteropodi e bivalvi; dalle prime pianure ricoperte di vegetazione (Carbonifero) ove si diffondono i più antichi abitanti delle terre emerse, gli anfibi, ai loro discendenti, i rettili, che colonizzeranno poi i mari, i cieli e le terre emerse dall’intero pianeta, dei quali abbiamo testimonianza di ittiosauri, notosauri e placodonti, tra i rettili marini, e i più antichi pterosaurisinora noti al mondo (dei quali è qui esposto un rarissimo esemplare); dalle Ammoniti del Mesozoico ai pesci che abitavano quegli antichi mari. Fino a giungere, comprendendone modalità e conseguenze, all’avvenimento che ha conferito al territorio i lineamenti che vediamo oggi: l’orogenesi alpina, ovvero la nascita della catena alpina.

Il percorso espositivo

Il percorso espositivo è arricchito da ricostruzioni degli ambienti del passato, illustrazioni degli organismi che vi sono vissuti, scale temporali e schemi esplicativi; alcune fotografie permettono al visitatore di contestualizzare i reperti che può ammirare nelle bacheche, mentre l’apparato didascalico rende la collezione accessibile ed interessante anche per coloro che si avvicinano per la prima volta alla materia. largo spazio è riservato all’aspetto sensoriale: al Museo Geologico della Carnia, infatti, non tutti i reperti sono protetti dalle bacheche, ma è possibile toccare con mano campioni di rocce o seguire con le dita i contorni di alcuni fossili.

Le mostre temporanee

In un apposito spazio espositivo vengono organizzate, soprattutto nei mesi estivi, mostre temporanee che approfondiscono di volta in volta alcuni aspetti di particolare rilievo della storia geologica del territorio.

La biblioteca e l’angolo dei giochi

Il museo disponde di una biblioteca con angolo lettura per la consultazione di testi scientifici, a disposizione di adulti e bambini. Per i bambini è stato creato un angolo ludico, dove divertirsi con la geologia attraverso puzzle, tombola, memory ed altri divertenti giochi che avvicinano i più piccoli alla storia della Terra, in maniera divertente ed istruttiva.

Il laboratorio didattico e la sala di sperimentazione

All’interno dell’edificio che ospita la collezione è allestito un attrezzato laboratorio didattico dove scuole e gruppi possono svolgere attività didattiche con operatori qualificati, al fine di assimilare e comprendere i concetti affrontati durante la visita attraverso l’interazione e la manualità. in questo sono aiutati anche da una sezione hands-on, nella quale anche il singolo visitatore può sperimentare la geologia!

Su prenotazione è possibile effettuare i laboratori didattici proposti e gestiti dagli operatori di CarniaMusei

Orari

A partire da martedì 21 giugno 2011 il Museo geologico di Ampezzo riaprirà con orario completo, ovvero:

09.30-12.30 / 15.00-18.00

tutti i giorni, escluso il lunedì.

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