Mostra iconografica – La Madonna della salute

Presso la chiesetta di San Floriano.

Luglio e Agosto 2012

Mattina dalle ore 11.00 alle 12.00

Pomeriggio dalle ore 17.00 alle 18.00

Forni di Sopra

Chiesa Madonna della Salute

La struttura di questa chiesa è a pianta rettangolare. All’esterno, il porticato, aperto su tre lati, si regge su possenti colonne di pietra grigia rosa locale proveniente dalle cave di Val di Laur e Mudas. Sono state realizzate, come del resto tutto l’edificio dalla valentia delle maestranze locali. La navata e il presibiterio sono arredati sobriamente con arredi di legno. Entrando in chiesa l’attenzione va defilata al presbiterio, dove troneggia l’affresco della Beata Vergine della Salute. L’affresco cinquecentesco proviene da un sacello votivo che sito nelle prospicenze. Sotto l’effige della Divina protettrice, nell’epigrafe latina leggiamo che il vecchio sacello è stato costruito nel 1515 e dedicato alla Beate Vergine a titulo Salutis, ad invocare la protezione contro il contagio della peste che infieriva in quei tempi. Che la venerata immagine è traslata nella chiesa eretta nel 1852. La mensa eucaristica è stata tolta recentemente, e sostituita da un altare mobile. Ciò permette di avvicinarsi a un palmo dall’affresco. L’occhio attento cosglie, purtroppo, lo stato di degrado dell’intera immagine. Anche il passaggio di pesanti restauri sull’impianto, rendono solo l’idea della stesura originale. La volta del presbiterio è decorata con faldoni convergenti e scene dell’angelo che annuncia a Maria la divina maternità e l’incontro con Santa Elisabetta. Il soffitto della navata evidenzia un’immagine pittorica recente (1939) della Vergine sospesa tra gli angeli. Il Santuario era frequentato assiduamente dai pellegrini della Carnia e del Cadore. Ora la festa della Madonna della Salute (21 novembre) è celebrata con solennità coincidendo la data con il giorno del marciat. Il recente restauro del 2010 che ha riportato la chiesa allo splendore originale e la solenne cerimonia di inaugurazione presieduta dall’Arcivescovo di Udine l’11 settembre, danno orgoglio all’intera comunità parocchiale e al parroco Padre Renzo Bon recentemente deceduto.

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